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lezioni private di ragioneria e matematica

Mer Set 27, 2017 11:03 am Da studi

Laureata in economia e commercio con voto 110 e lode, abilitata DOTTORE COMMERCIALISTA, 40enne con esperienza pluriennale nella preparazione universitaria, impartisce accurate …

Problema Iscrizione

Mar Ott 08, 2013 10:34 pm Da Anonymous

Ragazzi ho un problema. Pensavo di aver pagato la mora della rata di giugno ma non è così. Ora non mi fa iscrivere perchè dice che non ho effettuato i pagamenti. Se la pago domani …

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Aglieglie Prazorf
VALESCALI
Seba87
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    sbocchi occupazionali dopo la specialistica

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    Messaggio Da Seba87 Mer Giu 17, 2009 4:43 pm

    cari colleghi
    mi trovo a dover affrontare la scelta fatidica: in quale corso di laurea magistrale iscrivermi. Provengo da Economia Aziendale e sincermante vorrei fare o Finanza o Amministrazioni Pubbliche. Direzione no. Non voglio avere di nuovo gli stessi problemi gestionali della triennale e soprattutto non voglio studiare aria fritta. Finanza è sicuramente un buon corso, ma mi sembra anche troppo impegnativo (vedi le materie di stampo matematico) per fare poi cosa, lo sportellista in banca?
    Il nuovo Amministrazioni Pubbliche mi sembra, invece, ben fatto; ma poi? Ci rendiamo conto che i concorsi della pubblica amministrazione sono bloccati da anni. E cmq non dimentichiamo il clientelismo che ancora regna sovrano nella nostra amata terra. Direzione Aziendale è eccellente: "International Marketing Management" ad es. Cuntaccillo al fruttivendolo del viale libertà. Siamo obiettivi. La nostra realtà è molto difficile. La vera scelta si fa alla fine della triennale. Si rinvia una decisione che doveva essere presa già dopo il diploma ma che non si riesce a compiere bene perchè non si conoscono i risvolti effettivi.
    Spero che qualcuno di voi, soprattutto chi è già avanti con il percorso della specialistica saprà e vorrà consigliarmi, smentendomi pure se riterrà di farlo. Sarò veramente lieto di accogliere suggerimenti validi e che credo riguardino ciascuno di noi.
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    Messaggio Da VALESCALI Gio Giu 18, 2009 11:53 pm

    Per fare lo sportellista in banca nn serve la specialistica....ma il DIPLOMA e una pedata!!! Il consiglio è: scegli il corso per quello che ti sembra più utile, appropriato a te e sbrigati se puoi...incrocia le dita e datti da fare e, "male" che ti va "accontentati" di fare qualsiasi altro lavoro.
    Di questo argomento nn si smetterebbe mai di parlare, sn daccordo con te ma con i se e con i ma nn si va da nessuna parte xciò se ci credi puoi realizzare i tuoi sogni lavorativi ma devi scendere a compressi, per esempio allontanarti dalla tua nostra terra o, forse potrai essere uno di quei fortunatissimi laureati che riusciranno a fare davvero il lavoro per cui hanno tanto studiato!!!
    In bocca al lupo...a tutti direi!!!
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    Messaggio Da Aglieglie Prazorf Ven Giu 19, 2009 4:29 pm

    Ti / vi consiglio di guardare prima la classifica e poi leggere.

    http://www.economia.unimore.it/news/files/classifica_censis_2008.pdf

    La classifica è stilata sulla base di un set di indicatori che riguardano aspetti relativi all'attività didattica e di ricerca, ai rapporti internazionali, cui si aggiungono ulteriori indicatori riguardanti il profilo dei docenti e la produttività del processo formativo.

    Hai notato che Catania non compare in questa classifica?
    Secondo te come mai?

    Se leggi bene quello che c'è scritto e provi un attimo ad immaginare il nostro contesto capirai perchè il nostro è un contesto particolarmente difficile.

    Secondo te/ voi la nostra è una facoltà che si contraddistingue per qualità?
    E come qualità mi riferisco alle esercitazioni, alle aule affollate, alla mancanza di rispetto in molte circostanze di tanti docenti, ecc ecc ecc.

    Secondo te/ voi la nostra è una facoltà da l'opportunità di avere contatti continui con il mondo aziendale? (Vedi il nostro ufficio stage)

    Ce ne sono tanti altri aspetti su cui sarebbe opportuno discutere, ma non ne cito altri solo perchè sinceramente mi scoccia fare un tema!

    Cmq per la cronaca la nostra facoltà si trova al 46° posto su 49 nel 2007. Quando ho visto questa classifica ero matricola e devo dire che sono rimasto un pò sorpreso.
    Sincermante adesso devo dire che questa classifica rispecchia grossomodo la realtà.
    Anche se questa facoltà gode di molti talenti e come talenti mi riferisco in particolar modo agli studenti.

    Cmq la morale della favola fondamentalmete è la seguente Seba: se vuoi avere maggiori garanzie di successo rispetto alla situazione attuale, purtroppo la soluzione migliore è quella di iscriversi altrove e quindi interagire con un contesto in cui le aziende siano in contatto con le università, ma non par far fare le fotocopie agli studenti!
    E con questo non voglio dire che coloro che si siano iscritti alla specialistica abbiano sbagliato, anzi. Però purtroppo dobbiamo avere il coraggio di guardare in faccia la realtà e quindi essere obiettivi, la nostra è una facoltà che punta alla massimizzazione del numero degli iscritti a discapito della qualità. Facciamocene una ragione.

    Scusate ma anzi mi sono contenuto parecchio per quanto scritto!

    Ciao a tutti
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    Messaggio Da Seba87 Ven Giu 19, 2009 9:21 pm

    ragazzi grazie di aver risposto,
    il discorso è che non si trova una soluzione. Noi siamo uno strumento per portare avanti il sistema. Un sistema malato e corrotto. Diciamola tutta, tanto male che va mi identificano e mi prendono di mira durante la specialistica. Sapete come si chiama? Mafia. Mafiosi che portano avanti i loro protetti. E la mafia come funziona? Costruisce il suo potere sulle spalle della gente onesta e lavora in modo che il sistema stesso si autoalimenti e non produca nulla di positivo. Così non ci sarà nessuno che sarà in grado di rompere il giocattolino. Vero? Il problema è capire chi sono i mafiosi, da dove si debba colpire il circolo vizioso per interromperre la spirale che ci annienta. Allora si arriva alla solita situazione. Si individua il mafioso, il suo clan, il suo territorio. Ma tu sei la persona onesta e non puoi nulla. Puoi solamente fare finta di non aver visto, di non aver subito, di non aver sentito dire. Quel mafioso si scopre, sono io, sei tu.
    Seba.
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    Messaggio Da Peppe Lo Faro Ven Giu 19, 2009 11:32 pm

    Ciao seba87, mi sà che stiamo degenerando in discorsi troppo più grandi di noi, non che voglia censurarti in alcun modo ma quando si parla di cose di un certo rilievo è bene fare nomi, cognomi e riferire fatti precisi. È probabile che tu abbia ragione in ogni tua affermazione, ma non credo che le lamentele e le critiche esasperate senza proposte senzate e chiare possano migliorare le cose.
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    Messaggio Da Seba87 Sab Giu 20, 2009 10:23 am

    Proposte senzate?
    1) esiste un tutor per gli studenti che volessero iscriversi in Direzione, così come negli altri corsi magistrali?
    2) l'ufficio stage accoglie proposte di lavoro da aziende interessate ad assumere (magari con contratti di formazione) laureati alla specialistica con merito?
    3) Ci sono aziende che propongono stage tirocinanti per la realizzazione di progetti di tesi spendibili all'interno delle stesse?
    4) Quali sono i dati del post-laurea della facoltà di Economia in termini occupazionali? Intuiti i risultati ti sei chiesto i motivi? Cosa proponi tu di concreto?
    5) Avete visto la classifica propsta da Aglieglie Prazof? Come la commentate? Siete disposti a cercare di cambiare la rotta insieme o si vuole soltanto subire e accettare quello che passa al convento?
    Perchè sai Lo Faro io propste e idee potrei anche averne, nomi e cognomi potrei anche dartene, di fatti vissuti potrei raccontartene ma sarebbero solo illazioni controproducenti alla mia persona. Quindi la prossima volta cerca di ragionare in termini di collettivo piuttosto che cercare in altri Don Chischotte che vogliano lottare contro i mulini a vento!

    Dott. Seba
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    Messaggio Da Peppe Lo Faro Sab Giu 20, 2009 10:46 am

    Dott. Seba, mettiamo che io sia pienamente daccordo con tè, cosa dovremmo fare "in termini di collettivo" per "cambiare rotta"?

    ps: non ti possono identificare!
    mey
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    Messaggio Da mey Sab Giu 20, 2009 11:10 am

    concordo pienamente...su ciò che ha detto....Aglieglie Prazorf.....!!!!!!!!!!!!
    sag
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    Messaggio Da sag Sab Giu 20, 2009 11:34 am

    CIao Seba,
    Anch'io ha la tua stessa voglia di riscatto e sto provando a fare qlcs per cambiare le cose.
    Parola d'ordine: FATTI.

    Scriveva Rita Atria nel proprio diarioi:
    "Prima di combattere la mafia devi farti un auto-esame di coscienza e poi, dopo avere sconfitto la mafia dentro di te puoi combattere la mafia che c'e' nel giro dei tuoi amici. La mafia siamo noi e il nostro modo sbagliato di comportarci"

    Purtroppo il sistema lo cambi solo combattendo... e per combattere servono persone.

    Contattami in pivato se vuoi.

    Tornando al tuo quesito iniziale:
    scegli in base alle tue aspirazioni, in base a quello che ti piace di più. Per il lavoro penso che tutto è destino, come è successo a me lavorare a ct in una grossa azienda (E SENZA "PEDATE") potrà succedere a te.
    sag
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    Messaggio Da sag Sab Giu 20, 2009 11:37 am

    in termini di occupazione, tralasciando le degenerazioni del sistema (come raccomandazioni e la certezza che non avremo diritto alla pensione) sai cos'è cambiato rispetto ad una volta?
    I tempi.
    Oggi non lavori + a 22 anni come una volta, appena laureato.
    Spesso si raggiungono i 28-35 anni per avere un contratto a tempo indeterminato.. e nel frattempo... aspetti, cerchi, ti dai verso, fai il precario e nn ti perdi mai d'animo.
    vit
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    Messaggio Da vit Sab Giu 20, 2009 1:31 pm

    Mi sembra che, come diceva Lo Faro, si dicano tanto cose... senza un filo logico però.

    Dunque, partiamo dal presupposto che esistono decine di classifiche (nazionali e internazionali) . Non so se le seguite. Io ogni tanto. Il problema di queste classifiche sono i "criteri" che vengono definiti (io direi arbitrariamente) dal soggetto che stila la classica. In sostanza la oggettività di queste classifiche non è garantita da niente. Sarebbe bello conoscere nel dettaglio i punteggi assegnati ai singoli parametri e magari fare dei confronti con le altre classifiche.

    Le nostra Facoltà ha dei problemi ma, dopo 6 anni di università e a conclusione dei miei studi, io non credo di aver frequentato una delle peggiori facoltà di Economia italiane, anzi tutt'altro. Credo di aver incontrato più bravi docenti che pessimi docenti. Molti dei nostri docenti sono apprezzati a livello nazionale. L'attività di ricerca di molti dipartimenti è attiva e sinceramente non devo questa "immobilità" dal punto di vista internazionale. La didattica è l'aspetto più problematico, ma sono stati fatti dei miglioramenti incredibili sopratutto in termini di strutture.

    Rispondo brevemente alle domande fatte da Seba87:

    1) sì, esiste un tutor per ogni corso di laurea specialistica, disponibile anche in caso di "indecisione" o "consigli" sul tipo di percorso formativo da intraprendere. Nel caso del corso di Direzione Aziendale è la Prof.ssa Parisi: http://www.economia.unict.it/direzione_aziendale.htm

    2) mi sa che hai frainteso la funzione dell'ufficio stage. Già dal nome si dovrebbe intuire che non è un ufficio di collocamento ma si occupa di gestire le migliaia di richieste di tirocinio formativo che, come saprai, è obbligatorio in quanto inserito nei piani di studio. Tuttavia, se dai ogni tanto un'occhiata alla Bacheca stage vedrai che molte (o alcune, dipende dai punti di vista) delle aziende convenzionate, offrono non solo delle offerte di stage a studenti neo - laureati, ma anche offerte di lavoro a studenti già laureati. Inoltre l'ufficio si occupa sempre di dare notizia di bandi o altre iniziative che sono poi gestite da altri enti (come l'URI o il COF).
    3)Assolutamente sì. A tal proposito si possono individuare due situazioni:
    - aziende che hanno bisogno della professionalità di uno o più universitari (ad esempio di qualcuno che progetti un rudimentale sistema di contabilità dei costi) - capita spesso sai
    - l'altro caso (più comune) di uno studente che svolge uno stage in aziende e decide che su quell'azienda farà la sua tesi, applicando i modelli teorici studiati (i cosiddetti case studies).
    4)Dunque, in mancanza di statistiche ufficiali, i docenti raccolgono spontaneamente questa informazioni. La prof.ssa Miraglia, ad es., dovrebbe avere tutti i dati dei laureati in Direzione Aziendale.

    Sappiamo tutti che la situazione non è rosea, non lo è mai stata. Sinceramente tutti questi laureati in Economia che un tempo lavoravano a 22 anni io non li conosco. Se ci sono buon per loro. (che poi, come ci si poteva laureare a 22 anni una volta con la laurea di VO? Se qualcuno me lo dice, lo ringrazio)

    Io so solo che tutti i miei colleghi laureati in Direzione Aziendale, lavorano. Quasi nessuno a Catania, si intende. Sono un'eccezione? Spero per me e per voi di no.

    Sul discorso della mafia, lo vedo estremamente vittimista. Io non mi sento una vittima del sistema. Anzi ho sempre lottato per affermarmi come studente. Continuerò sempre a lottare contro un sistema sbagliato e mai mi piangerò addosso.
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    Messaggio Da Seba87 Sab Giu 20, 2009 3:29 pm

    Grazie a tutti, ho visto in voi ciò d icui avevo bisogno. La voglia comune di dare senso ai propri sacrifici. E' ciò di cui avevo bisogno ed è ciò che continuerò a fare ovunque sarò fra 3 mesi.

    Sebastian

    ps: nelle altre facolta i tutor sono ex studenti. A buon intenditore...
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    Messaggio Da Aglieglie Prazorf Dom Giu 21, 2009 3:08 pm

    Guarda Vit io non discuto il fatto che i nostri docenti siano indecenti o inadeguati., con il mio intervento discutevo solo il fatto che non si può non ammettere che la nostra facoltà pecchi e di parecchio come qualità dei servizi per noi studenti.
    Non si può assistere ogni volta che ci sono lezioni di materie impegnative (diritto commerciale, ragioneria, progr e controllo, matematica, ecc..) a noi studenti che spesso ricorriamo a spintoni non appena finisce la lezione precedente per accaparrarsi il posto, e chi arriva 1 minuto più tardi sia costretto a sedersi a terra se gli va bene!

    Tutto questo è causato a mio avviso per una strategia ben precisa: più iscritti = più entrate, il che è inammissibile, specie per quelle persone che sono di fuori e loro insieme alle famiglie fanno sacrifici enormi per cercare di costruirsi un futuro.

    Per quanto riguarda l'oggettività dei punteggi di queste classifiche non concordo appieno quello che dici, perchè se ti fai un giro nei siti degli altri atenei (vedi tor vergata o padova) e guardi i regolamenti, e gli uffici placement ti accorgi subito che li la nostra facoltà non regge minimamente il confronto.
    E poi se queste classifiche non fossero state pienamente attendibili (da precisare che cmq secondo me qualche margine d'errore esiste) la nostra facoltà sicuramente non sarebbe stata collocata nella parte medio alta.
    Questo mi fa rabbia perchè sono certo che cmq noi studenti non rispecchiamo quella classifica, anzi.
    E poi onestamente tutte queste offerte di lavoro considerevoli nell'ufficio stage non le ho viste e tanto meno le vedo in siti come monster qui in Sicilia.

    Per quanto riguarda le strutture c'è stato un miglioramento, però insieme alle strutture deve esserci una buona organizzazione cosa che a me non pare che ci sia.

    Stessa cosa si rispecchia nel turismo in Sicilia: le risorse le abbiamo (Mare, Etna, parchi, barocco, ecc.) e del turismo ne potremmo fare un cavallo di battaglia come fanno in altri contesti vedi Rimini, Riccione, ecc. (che poi come risorse non abbiamo niente da invidiare).
    La differenza dove sta? Secondo me non sta solo nella mafia, sta anche in altri aspetti: professionalità, investimento sui giovani, marketing, e sottolinerei educazione della gente, perchè non si può pretende di creare attrazioni senza rispettare la natura e gli altri ( vedi carte di gelato buttate ovunque ad es., cosa che è una routine alla playa.

    Posso avere l'albergo più bello d'Italia con l'ascensore che ti porta al mare ma se io e il mio personale siamo delle persone menefraghisti e tu cliente interagisci con altri clienti che fanno finta di nulla e non dicono niente anche se insoddisfatti come te. Tu pensi che il mio albergo abbia successo in futuro? Pensi che un albergo che non sia attento potrà avere mai successo? Pensi che tu cliente insoddisfatto assieme agli altri insoddisfatti andrete a parlare bene dell'esperienza passata in Sicilia?

    Spero di aver reso l'idea...
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    Messaggio Da Seba87 Lun Giu 22, 2009 12:17 pm

    Aglieglie sei un grande!!!!
    Invece aiuto Vit così si rende conto dei criteri usati per quelle classifiche: http://www.economia.unipd.it/downloads/dicono_di_noi/NOTA_METODOLOGICA_2008.pdf

    così magari si ci rende conto che un certo grado di dettaglio e scrupolo esiste.

    Inoltre è ovvio che sia ben coscente di ciò che offre l'ufficio stage da noi (le news le leggo, il personale lo consco) e preferisco non accendere un altro dibattito in proposito. Non vorrei che si arrivasse a vedere nella nostra situazione la favola della volpe e l'uva...

    Dico solo, a titolo d'esempio, che in questo periodo sto mandando mail a quei tutor che dice Vit. Neanche rispondono. Altri professori non si presentono a ricevimento. Credo sia a dir poco vergognoso!!!!!!!!
    Invece ho mandato una mail al servizio di tutorato dell'università di Padova, l'ho scritta sabato alle 3 del mattino. Mi ha risposto una simpatica ragazza (tutor Juonir: laureanda di 2° livello) la domenica mattina.
    Senza parole...
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    Messaggio Da vit Gio Giu 25, 2009 1:16 pm

    Allora Seba non voglio fare polemica ma forse non mi sono spiegato. Io non credo che quella classifica Censis sia fatta con i piedi. Anzi dietro ci saranno professionalità notevoli. Dico solo che i criteri sono stabiliti in maniera uniliaterale dal Censis. Quando il Sole24ore pubblicherà la sua classifica, utilizzando criteri diversi, altrettanto validi, ma DIVERSI, chi mi dice quale delle due classifiche devo tenere in considerazione? Nessuno, perché nessuna della due proviene da fonti ufficiali, o meglio possono tenerle tutte e due in considerazione perché tanto utilizzano criteri diversi solo che in una Catania è al 30 posto e nell'altra al 40... allora capisci che c'è qualcosa che non va. Se cambi i criteri, cambi la classifica e i criteri li puoi cambiare arbitrariamente (anche da un anno all'altro) perché non sono classifiche ufficiali.

    Poi c'è una differenza totale tra il pensiero mio e quello di Aglieglie. Entrambi riconosciamo i limiti della nostra Facoltà (non ho mai detto il contrario), soltanto che Aglieglie sostiene che noi studenti noi rispecchiamo quelle classifiche (nel senso che se fosse per noi dovremmo stare qualche gradino in su). Beh, invece, per me le rispecchiamo anzi dovremmo stare ancora più giù. Alla laurea triennale ho incontrato masse di caproni che venivano a lezione per bighellonare e per non far capire niente a chi voleva seguire. E' normale urlare "PAUSAAA" durante una lezione universitaria? E' normale alzarsi e uscire in continuazione da un'aula durante le attività didattiche? E' normale pensare di poter studiare intere materie dalla slide o poi lamentarsi pure se il prof. rimanda? Secondo me, questi studenti (per certi versi, la maggioranza) hanno quello che si meritano e purtroppo ci rimettono gli altri (la minoranza).

    Inoltre non credo assolutamente che la nostra Facoltà persegua una politica più iscritti = più tasse, considerato che tutti i nostri docenti sarebbero faverevoli all'introduzione di una qualche forma di limitazione del numero di studenti da immatricolare ogni anno. Semmai, qui si può parlare di politiche dell'Ateneo, ma mi sembra che il discorso si faccia troppo ampio.

    Allora Seba, anche noi abbiamo i tutor che sono studenti di II livello e di dottarato. Questi però non svolgono attività di orientamento (o almeno non in modo diretto) ma vengono affiancati a uffici universitari già attivi (Ufficio Stage, Segreterie ecc..). E' un problema di politica della facoltà? Forse, ma non credo che tutto dipenda da questo. Secondo i veri tutor ce li scegliamo noi durante il nostro cammino universitario: se hai avuto una bella esperienza con un docente (faccio un es. il prof. Faraci) perché non provi a contattarlo per un consiglio?
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    Messaggio Da Seba87 Gio Giu 25, 2009 2:04 pm

    Direi che si è arrivati proprio dove volevo, ho capito ciò che mi serviva...mi dispiace solo che gli altri corsi di laurea specialistica non vengano animati, non solo per i dibattitti ma per la stessa utilità che puà avere un forum gestito da studenti.
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    Messaggio Da Aglieglie Prazorf Gio Giu 25, 2009 2:32 pm

    Evidentemente mi sono espresso male.. Sono daccordissimo con te sul fatto che di caproni ce ne sono e ce ne sono anche troppi, ma quando mi riferivo a noi studenti mi riferivo a noi studenti che siamo qui a discutere del fatto che ci sono molte cose che non vanno e che quindi vorremmo che le cose vadano diversamente, per noi che all'Università ci andiamo perchè abbiamo delle ambizioni per il nostro futuro e non per passatempo.
    Riguardo al discorso degli iscritti se leggi bene quello che ho scritto prima del tuo intervento non parlavo di più iscritti = più tasse, ma mi riferivo a più iscritti = maggiori entrate (se nella nostra facoltà si immatricolano 2000 persone ci saranno maggiori entrate rispetto a 400 immatricolati).

    Se i nostri docenti fossero stati favorevoli a forme di limitazioni perchè non hanno avanzato nessuna proposta?
    La risposta è semplice secondo me. Se si diminuiscono i numeri di studenti iscritti diminuiranno anche i posti disponibili per i docenti.
    Non credo che un docente (mi riferisco in particolar modo ai ricercatori non confermati o docenti esterni, ecc.) sia daccordo a prendersi il rischio di perdere il proprio posto per quello che secondo me potrebbe costituire un importante punto di partenza x la nostra facoltà. E quindi credo di aver fatto capire abbastanza che al sondaggio che c'è in alto a sinistra abbia votato si.

    Riguardo la classifica: se avrai modo di vedere la classifica stilata dal sole 24 ore se puoi manda l'indirizzo come ho fatto io che la commentiamo assieme.

    Un saluto.
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    Messaggio Da Seba87 Gio Giu 25, 2009 2:49 pm

    ritornando al discorso dei tutor, ma t rendi conto cosa hai appena detto? I tutor che nn svolgono orinentamento E' com e dire un professore che non riceve...a scusa, da noi i professori raramente fanno ricevimento; come uno studente meritevole che viene premiato...a scusa da noi raramente accade. Bhe forse con questi sillogismi, nonostante le evidenti divergenze, arriviamo a ad una stessa conclusione. Peccato che nessuna porta a vantaggi per noi studenti.

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    Messaggio Da Seba87 Gio Giu 25, 2009 2:50 pm

    Seba87 ha scritto:ritornando al discorso dei tutor, ma t rendi conto cosa hai appena detto? I tutor che non svolgono orinentamento E' come dire un professore che non riceve...a scusa, da noi i professori raramente fanno ricevimento; come uno studente meritevole che viene premiato...a scusa da noi raramente accade. Bhe forse con questi sillogismi, nonostante le evidenti divergenze, arriviamo a ad una stessa conclusione. Peccato che nessuna porti a vantaggi per noi studenti.

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    Messaggio Da vit Ven Giu 26, 2009 1:42 am

    Seba87 ha scritto:ritornando al discorso dei tutor, ma t rendi conto cosa hai appena detto? I tutor che nn svolgono orinentamento E' com e dire un professore che non riceve...a scusa, da noi i professori raramente fanno ricevimento; come uno studente meritevole che viene premiato...a scusa da noi raramente accade. Bhe forse con questi sillogismi, nonostante le evidenti divergenze, arriviamo a ad una stessa conclusione. Peccato che nessuna porta a vantaggi per noi studenti.

    il tutto mi disgusta quanto disgusta te... quello che volevo dirti è che anche noi abbiamo i tutor che sono studenti senior solo che vengono usati male. A tal proposito faccio un appello ai nostri rappresentanti (ci staranno leggendo secondo voi?), affinché si attivino in tal senso. Sarebbe bello avere uno stabile sportello di orientamento gestito da tutor

    @Aglieglie
    Non l'avevo neanche visto il sondaggio! Il tuo punto di vista è valido ma non mi trova totalmente d'accordo. Perché una limitazione delle matricole dovrebbe essere compensata con il licenziamento di ricercatori non confermati? sul taglio dei docenti esterni (che sono docenti di altre università e/o facoltà) invece sono d'accordo, visto che sono tra le voci che pesano maggiormente nei bilanci delle facoltà.
    Per la classifica del sole24ore la stiamo aspettando... l'anno scorso è uscita a luglio Very Happy

    Dopo questo lungo OT, Seba io ti consiglio Finanza Aziendale. Non lasciarti scoraggiare o influenzare dalle materie a sfondo matematico... io ho fatto lo stesso errore e me ne sono pentito. Tienici aggiornati sulla scelta Smile
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    Messaggio Da Aglieglie Prazorf Ven Giu 26, 2009 4:31 pm

    Evidentemente non sono stato capito x 2 volte! Very Happy

    Se ci saranno meno matricole ovviamente ci saranno dei tagli di cattedra no?

    Se ad esempio si stabilisce che per ogni corso della facoltà saranno disponibili solo 150 ( a differenza di quelli iscritti ogni anno mi riferisco in particolar modo ai corsi di Economia aziendale ed Egit per le triennali) posti ti accorgi subito che tutta quella lista di personale docente a lungo andare non può sopravvivere.

    Quello che dicevo io era se un qualsiasi docente (ricercatore) si sarebbe assunto il rischio di una possibile perdita del posto visto che i primi a subire questi tagli non sono i professori ordinari che stanno al vertice della piramide ma bensi quelli che stanno più giù come i ricercatori non confermati, assistenti, e i docenti a contratto. Cioè l'anello più debole (anche io sono daccordo con te sui docenti esterni.)

    Attenzione io non sono daccordo che in caso di tagli dovrebbero essere licenziati per primi i ricercatori non confermati, anzi li ritengo proporzionalmente più bravi di altri docenti di scale gerarchiche superiori mi riferisco a coloro con la quale ho interagito.

    Il problema che potrebbe profilarsi per loro in questo caso è un problema di GERARCHIA.

    E quindi non penso che un ricercatore metta al proprio rischio il suo posto per delle limitazioni di iscritti.

    Non dimenticare di mandarla questa classifica. Ci conto. Se hai quella della dello scorso anno perchè non la mandi?

    Un saluto affetuoso e spero di essere compreso meglio la prossima volta Smile
    mey
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    Messaggio Da mey Ven Giu 26, 2009 6:10 pm

    Aglieglie Prazorf ha scritto:Evidentemente non sono stato capito x 2 volte! Very Happy

    Se ci saranno meno matricole ovviamente ci saranno dei tagli di cattedra no?

    Se ad esempio si stabilisce che per ogni corso della facoltà saranno disponibili solo 150 ( a differenza di quelli iscritti ogni anno mi riferisco in particolar modo ai corsi di Economia aziendale ed Egit per le triennali) posti ti accorgi subito che tutta quella lista di personale docente a lungo andare non può sopravvivere.

    Quello che dicevo io era se un qualsiasi docente (ricercatore) si sarebbe assunto il rischio di una possibile perdita del posto visto che i primi a subire questi tagli non sono i professori ordinari che stanno al vertice della piramide ma bensi quelli che stanno più giù come i ricercatori non confermati, assistenti, e i docenti a contratto. Cioè l'anello più debole (anche io sono daccordo con te sui docenti esterni.)

    Attenzione io non sono daccordo che in caso di tagli dovrebbero essere licenziati per primi i ricercatori non confermati, anzi li ritengo proporzionalmente più bravi di altri docenti di scale gerarchiche superiori mi riferisco a coloro con la quale ho interagito.

    Il problema che potrebbe profilarsi per loro in questo caso è un problema di GERARCHIA.

    E quindi non penso che un ricercatore metta al proprio rischio il suo posto per delle limitazioni di iscritti.

    Non dimenticare di mandarla questa classifica. Ci conto. Se hai quella della dello scorso anno perchè non la mandi?

    Un saluto affetuoso e spero di essere compreso meglio la prossima volta Smile



    ALL'ACCIANDOMI AL TUO DISCORSO INVITO A LEGGERE UN ARTICOLO DI PANORAMA INTITOLATO "Da Catania la sfida ai baroni universitari con zero titoli"

    Cari colleghi, volete soldi per le vostre ricerche? Allora pubblicate. Depurato dal burocratese, l’invito (qui la circolare in .pdf) è risuonato così tra le stanze dei 1.626 docenti dell’ateneo: un monito di significato rivoluzionario.

    Perché continuare a dare i soldi in base ai feudi accademici?
    Una classifica di merito per assegnare i finanziamenti dove s’è mai vista? E i meschini che non scrivono una riga da un decennio come faranno? E i poverini che verranno esposti al pubblico ludibrio? Il rettore dell’Università di Catania, Antonino Recca, 59 anni, capelli rossi e modi spicci, a tutte queste complicanze forse non pensava. L’aveva fatta facile lui: perché continuare a dare i soldi in base ai feudi accademici? Meglio una graduatoria, dunque: gli euro finiranno solo a chi li merita. Cioè a chi la ricerca la fa davvero. Prima ha praticamente obbligato tutti i docenti a inserire le loro pubblicazioni nel catalogo d’ateneo. Poi ha fatto mettere in fila i dati. E così, per la prima volta, parvenze di meritocrazia sono entrate in una delle più durevoli e impenitenti caste italiane. Purtroppo c’è stata una spiacevole conseguenza. Cosa hanno prodotto i professori negli ultimi cinque anni? Conta e riconta, è venuto fuori l’inevitabile: “L’acqua calda” sintetizza il rettore. Una sfilza di debolezze accademiche, punteggi modesti e un lungo elenco
    di poco produttivi baroni.

    Sono 255 i “non operativi”
    I casi più eclatanti sono quelli che hanno un punteggio inferiore a 10. Tecnicamente li hanno definiti «non operativi». Vuol dire, in pratica, non aver pubblicato nulla, i pesi piuma della ricerca scientifica. Sono 255, di questi 187 vantano un poco decoroso 0.
    Va bene, forse ci sarà pure qualche sbadato che da anni dimentica sistematicamente di inserire nella banca dati le proprie fatiche. Ma la sostanza cambia poco. I punteggi più bassi sono soprattutto nella facoltà di medicina: su 402 docenti 110, secondo il catalogo dell’ateneo, non hanno vergato una riga degna di essere ripresa da riviste scientifiche di importanza internazionale. Tra questi ci sono uno stuolo di ricercatori (e mai termine fu meno appropriato) e tanti grossi nomi della medicina etnea. Come Pietro Petriglieri, decano di anatomia umana. Oppure Eugenio Aguglia, titolare della cattedra di psichiatria. O Santa Salvo, ordinario di igiene generale, che riconosce: “Sa, io lavoro tutti i giorni. Partecipo a congressi, anche di alto livello, ma poi alle riviste non mando niente. Non ho mai avuto questa smania. Del resto, non ci sarebbe neppure niente di alto livello”.
    Isidoro Di Carlo, 48 anni, ricercatore dal 1998, un barone non è mai diventato.
    Però in graduatoria ha 304 punti. Se si esclude un operoso collega, tutti gli ordinari e gli associati della sua branca hanno meno titoli e pubblicazioni. Peggio: la stragrande maggioranza ha un peso scientifico non superiore a 50 punti. “Si parla sempre e solo di nepotismo accademico ” dice Di Carlo. “Ma mi sembra più grave che in Italia non esista alcun controllo. Ci sono professori che da vent’anni non scrivono niente. Liberi di non fare nulla e premiati economicamente, dato che lo stipendio aumenta con l’anzianità”.

    Graduatoria epocale
    Di Carlo quest’anno per i suoi studi ha avuto più di 5 mila euro, il doppio dell’anno scorso. “Questa graduatoria è un fatto epocale, soprattutto per un ateneo abituato a gestire in sordina ogni questione di meritocrazia ” dice Di Carlo. Ricercatore da una vita è pure Giovanni Li Destri, 52 anni, 256 punti. Quattro anni fa presentò un ricorso al tar contro una collega, vincitrice di un concorso a cui aveva partecipato anche lui. L’istanza sintetizza: Li Destri era ricercatore da 12 anni, insegnava da 13 all’università e aveva 12 pubblicazioni su riviste internazionali. La collega, scrive l’avvocato Lucia Marino, non era ricercatrice, faceva lezione da un anno e contava su un’unica pubblicazione di rilievo. A chi e andata la cattedra di associato? A lei. E che punteggio ha nella graduatoria stilata quattro anni dopo? Sessantasei, un quarto del suo ex contendente.

    Paragone tra prof. e presidi
    I paragoni tra colleghi del resto sono inevitabili. “Ci sono persone che su quei dati ci hanno fatto pure gli istogrammi” ride Luigi Fortuna, preside da quattro anni di ingegneria, invidiatissimo con i suoi 1.078 punti. Verso i colleghi pero si mostra clemente: “Penso che una valutazione dignitosa non possa essere inferiore a 100. La ricerca e la nostra missione”. Vocazione che pero non sembrano avere i suoi colleghi a capo di altre facolta: oberati dagli impegni organizzativi, arrancano vistosamente.
    Il preside di economia, Carmelo Butta, e fermo a 38. Quello di lingue, Nunzio Famoso, ha un 18. A scienze della formazione Febronia Elia racimola 17,50. La scarsita di pubblicazioni non impedisce dunque le scalate accademiche. Anche alle ultime elezioni per il rettorato, lo scorso aprile, alcuni candidati presentavano numeri non entusiasmanti. Zaira Dato, straordinario di composizione architettonica e urbana: 8 punti. O il neurochirurgo Vincenzo Albanese: 42. Alla fine, pero, e stato riconfermato Recca.
    Che, all’inizio del secondo mandato, si e dato da fare per distribuire con maggior giudizio 5 milioni di fondi per la ricerca: “Prima non esisteva alcuno strumento di valutazione” spiega il rettore. “Ora, oltre alla qualita del progetto, pesano anche le pubblicazioni. La graduatoria e un fatto innovativo, su cui continueremo a lavorare. Abbiamo dato un segnale. Ma di certo non volevamo fare l’elenco dei piu bravi”.

    Negli atenei manca ogni tipo di verifica
    Il calcolo dei pesi scientifici ha avuto pero anche questo effetto collaterale. A scienze politiche sono 33 su 113 ad avere un punteggio inferiore a 10: quasi un terzo di tutti i professori. A giurisprudenza sono un quarto. A quota 0, per esempio, ci sono due ordinari di fama come Lucio Ricca e Salvatore Sambataro.
    Ma anche uscendo dal limbo dei non classificati il quadro non migliora molto. Su 88 docenti solo otto hanno un punteggio superiore a 100. Scenario molto simile a quello di economia, dove solo 28 su 84 superano quota 50. Qui pero bisogna essere chiari: non e che altrove le cose vadano meglio. Negli atenei manca ogni tipo di verifica. E, di conseguenza, abbondano i fautori del minimo indispensabile. Del resto, perche dannarsi l’anima se poi lo stipendio arriva lo stesso? Considerazione a cui molte altre categorie non sono estranee. Ma che nel caso dell’universita italiana, ancora preda di feudali baronati, diventa ulteriore sintomo di un sistema malridotto.

    Come lo è la storia del trentaduenne Mattia Frasca, facolta di ingegneria. Lui in graduatoria non e nemmeno entrato. Digitando il suo nome nella banca dati vengono fuori pero 172 pubblicazioni. Fatti due calcoli, equivalgono a 537 punti. Sarebbe il settimo tra i professori dell’ateneo. Invece e solo un precario che si danna per diventare ricercatore.

    I NUMERI DELL’ATENEO
    Le cifre più significative emerse dalla ricerca condotta dal rettore di Catania.
    255 sono i professori dell’Università di Catania che, secondo la banca dati dell’ateneo, hanno pubblicato poco o niente gli ultimi 5 anni. 110 docenti su 402 a medicina hanno un punteggio inferiore a 10. Tra questi ci sono molti ordinari e associati. 8http://www.diees.unict.it/informazioni/persone/pagine_personali/index.php?prs=36. 33 docenti su 113, poco meno di un terzo, a scienze politiche hanno un punteggio inferiore a 10.
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    sbocchi occupazionali dopo la specialistica Empty Re: sbocchi occupazionali dopo la specialistica

    Messaggio Da Seba87 Mar Giu 30, 2009 11:02 pm

    Ragazzi ho deciso, mi iscriverò in Finanza...vi ringrazio per avermi, in un certo qual modo, illuminato. Ho deciso di rimettermi in gioco e dovrò farlo in maniera più convinta di quanto abbia pedissequamente fatto in 3 anni e mezzo di triennale.
    Direzione, per quanto valevole, non la vedo molto spendibile nella nostra realtà, più di quanto potrei riuscire con Finanza. Quest'ultima è veramente impegnativa; ho parlato con Matarazzo, Biondo, Rossello e Ingrassia (i professori delle materie più grosse) e nonostante siano stati chiari sul tipo di approccio che si richiede, mi hanno infuso sicurezza e mi hanno ricordato quanto si possa ancora dare valore al merito nella nostra università.

    Ps. Ringrazio pubblicamente il prof. Salvatore Creaco (presidente del corso di Economia e gestione di amministrazioni pubbliche) per aver dapprima accolto un invito di ricervermi al suo ricevimento dopo 2 settimane, data la sua naturale assenza nell'orario di sua competenza, per poi bidonarmi e lasciarmi 1 ora ad aspettare (dalle 8.30 del mattino) davanti alla sua stanza, perchè tanto avevo già deciso per Finanza. La serietà del corpo docente era stata determinante.

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