La stesura della tesi di laurea costituisce il coronamento degli studi universitari. E’ il momento in cui lo studente, anche grazie al supporto del relatore, deve dapprima mettere a fuoco il proprio obiettivo, individuando l'argomento di tesi, per poi coglierlo a fondo realizzando un lavoro completo e organico su tale argomento.
Il "saggio finale" è un elaborato scritto, di lunghezza intorno alle 10.000 parole (corrispondenti a circa 60.000 caratteri senza computare gli spazi bianchi). Se scritta con carattere Times New Roman 12 e interlinea 1,5, questa corrisponde ad una lunghezza di circa 30 pagine. Sono ammessi bande di tolleranza pari a più o meno il 20 per cento (cioè, l'elaborato deve contenere da 8.000 a 12.000 mila parole, corrispondenti ad un numero di caratteri che sta nell'intervallo 48.000-72.000). Se la stessa è scritta con carattere Times New Roman 13 e interlinea doppia, corrisponde ad una lunghezza di circa 50 pagine.
Ogni tesi è un lavoro a se stante ma la loro struttura si mantiene sempre uguale:
Frontespizio
Indice
1. Introduzione
2. ...
3. ...
...
N. Conclusioni
Riferimenti bibliografici
FRONTESPIZIO
Deve riprodurre la seguente sequenza di voci:
- Università degli studi di Catania
- Facoltà
- Corso di Laurea scelto dal candidato
- Titolo completo della tesi
- A destra del foglio deve essere riportato il nome del relatore e in successione gli eventuali correlatori
- Al centro del foglio il nome del candidato
- Anno accademico.
ES:
L'indice è un oggetto dinamico. In fase iniziale, quando il contesto è maggiormente incerto, consente una prima e provvisoria programmazione del lavoro da svolgere. Al procedere del lavoro, e alla conseguente diminuzione dell'incertezza, viene inevitabilmente modificato.
Un sommario ben fatto riporta con precisione il numero di pagina in cui inizia ogni capitolo o sottocapitolo. E' utilissimo per chi vuole consultare rapidamente singole parti della tesi e inoltre conferisce al lavoro un aspetto professionale e curato.
Per creare un sommario basta posizionarsi di solito nella seconda pagina della tesi, dopo il frontespizio, e quindi fare clic su Inserisci > Riferimento > Indici e sommario
Per qualsiasi modifica al sommario basterà posizionare il cursore in un punto qualsiasi all'interno del sommario prima creato e premere il tasto funzionale F9. Comparira' una piccola finestra di dialogo che ci chiede se vogliamo aggiornare solo i numeri di pagina o l'intero sommario.
INTRODUZIONE
L'introduzione deve contenere gli elementi fondamentali che servono a far comprendere il lavoro, anche a chi non abbia il tempo di leggerlo in tutte le sue parti. L'introduzione deve inoltre illustrare con chiarezza gli obiettivi e le ragioni sottostanti alla loro scelta, presentare gli strumenti utilizzati (la metodologia) e l'organizzazione essenziale in parti e in capitoli.
La chiarezza degli obiettivi del lavoro è fondamentale per poterne controllare la coerenza, il rigore del metodo seguito e l'utilità del materiale utilizzato (sia teorico che empirico).
In molti casi, per ottenere una valida formulazione degli obiettivi occorre definire con precisione le ipotesi dalle quali si muove e la tesi che si intende dimostrare. Bisogna inoltre chiarire se le ipotesi siano avvalorate da evidenza empirica e/o da modelli teorici.
Un’importante distinzione che bisogna tenere a mente è quella esistente tra:
- Tesi compilativa: quando prevede la stesura di una rassegna storico-critica relativa ad un argomento, quindi si lavora su del materiale già esistente.
- Tesi di ricerca (ovvero sperimentale): quando prende le mosse da studi o da letteratura esistente per analizzare autonomamente un proprio campo d'indagine. E' una creazione quasi esclusivamente propria, si fa ricorso a interviste e ricerche per scrivere qualcosa che non è mai stato scritto.
MARGINI
Cliccando due volte sul righello posto al di sopra del foglio di lavoro apparirà la schermata Imposta Pagina, che permette di impostare i margini.
I margini destro e sinistro vanno di regola impostati a 3.5 cm, mentre quello superiore e inferiore a 3 cm.
NUMERAZIONE PAGINE
Dal menù Inserisci è possibile inserire la numerazione delle pagine. E’ importante usare un’unica numerazione dall'inizio della tesi fino alla fine, includendo quindi Introduzione, Indici, Capitoli, Appendici, Conclusioni e Bibliografia. La numerazione va posta in fondo alla pagina.
NOTE, CITAZIONI E RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Rispetto a note e citazioni non esiste una regola unica. Nella maggior parte dei casi vengono create con il comando Inserisci > Riferimento > Nota a piè di pagina e vengono numerate in progressione. In ordine andranno scritti Autore, Titolo del testo, casa editrice, luogo, anno. Ad esempio:
- Brusa L., Sistemi Manageriali di Programmazione e Controllo, Giuffrè, Milano, 2000.
Ogni citazione (a piè di pagina, o nel corpo del testo) sarà successivamente riportata alla fine della tesi, in una parte appositamente intitolata "Riferimenti Bibliografici". Si tratta dell'elenco delle opere citate, in ordine alfabetico e descritte per esteso: gli esempi possono essere tratti dai libri o dagli articoli consultati. L'importante è che vi sia completa omogeneità nell'uso dei caratteri.
Si ritiene che l’importanza di un lavoro di tesi si possa mettere in evidenza dalla Bibliografia che permette di verificare, indirettamente, il lavoro che sta dietro ogni tesi, per questo è importante documentarsi bene consultando libri, riviste, siti internet e quant’altro.
Per cercare riviste o articoli stranieri grazie a poche parole chiave segnalo il seguente link:
http://ideas.repec.org/search.html
CONCLUSIONI
Non potete dire di aver finito di scrivere una tesi di laurea se non avete redatto le conclusioni della tesi. Come l’introduzione anche le pagine conclusive devono racchiudere il senso dell’intero lavoro e dunque rivestono un’importanza fondamentale per chi le leggerà, facendo attenzione però a non renderle un riassunto ma piuttosto un momento di verifica della struttura adoperata nell'elaborazione dei dati e delle informazioni.
Chiara Famulari
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