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Galvagno Dott. Marco
Peppe Lo Faro- Numero di messaggi : 843
Reputazione : 133
Punti : 8416
gimmm- Ospite
il suo comportamento è altalenante... momenti in cui sembra uno studente e momenti in cui sembra odi tutti gli studenti.
in realtà ho capito che odia il basso livello d'interesse degli studenti per lo studio e il fatto che, ai suoi esami, in tanti si siedono tanto per farlo...
in realtà ho capito che odia il basso livello d'interesse degli studenti per lo studio e il fatto che, ai suoi esami, in tanti si siedono tanto per farlo...
Guest_020- Numero di messaggi : 267
Reputazione : 18
Punti : 5243
Ecco alcune delucidazioni sull' esame scritto di marketing (per i non frequentanti), scritte in seguito a una domanda fatta da una nostra collega.
"Ciao. Innanzi tutto è doveroso dirti che non è un esame "normale". Tornassi indietro farei senza dubbio l'esame per frequentanti, cioè il lavoro di gruppo con tutti i vari test a sorpresa, firme ecc. Questo perché il professore è esigente allo scritto per i non frequentanti. Non è un caso se ad ogni esame ci sia generalmente un buon cinquanta percento di persone che non passino (mi è capitato per ben due volte). Comunque il trucco è non scoraggiarsi né prendersela col professore, sono le tappe della vita ed è un bene commettere errori, perché da quelli si impara veramente.
Torniamo al quesito. Su cosa concentrarsi?
1) Beh, penso che devi studiare avendo da un lato il libro e dall' altro le slide. Per ogni capitolo guarda entrambi e focalizzati soprattutto su quello che dicono le slide. Tuttavia, all' ultimo esame sono usciti argomenti che lui non ha approfondito durante le lezioni (questo perché nelle slide c'è scritto poco e niente). Quindi, ahimè, il mio consiglio è studiare (purtroppo) tutto dal libro (per esempio, in questo compito si doveva parlare di bisogni e motivazione (cap 5 del libro "market-driven management", sesta edizione, Lambin), e tuttavia questi mi sembrano più argomenti di psicologia che di marketing). Riassumendo, sfrutta le slide come se fossero un "segnalibro".
2) Concentrati in particolar modo sugli esempi. Gli esempi sono essenziali perché danno l'impressione (a detta del professore) che hai afferrato molto bene l'argomento. Quindi, quando puoi (e se è presente nel libro e/o nelle slide) impara quell' esempio. Non basta solo un cenno ma lo vuole articolato. Se non è presente nel libro né nelle slide, non sforzarti di cercarne o crearne uno. In quest'ultimo caso vuol dire che non è necessario.
3) E' inoltre preferibile che di un intero capitolo non tratti tutto d'un fiato. Es. nello scorso compito è uscito il quesito che chiedeva di esporre tutti i vari tipi di microsegmentazione (cap. 8 del libro "market-driven management", sesta edizione, Lambin). Io mi sono dilungato spiegandogli sinteticamente (e senza esempi) tutti i vari tipi di microsegmentazione (tribale, per stili di vita o psicografica, comportamentale, tramite analisi congiunta ecc.) però, appunto, non avevo fornito esempi di ogni segmentazione e per il professore questo non va bene. Mi disse che sarebbe stato meglio esporre in sintesi tutti i tipi di microsegmentazione e, in seguito, analizzare soltanto una o due di queste, proprio per il poco tempo a disposizione (soltanto sessanta minuti). In un'altra domanda si doveva esporre la teoria del prezzo basato sulla domanda (capitolo 17). In quel caso mi sono dilungato troppo sulla teoria dell'elasticità (come tanti altri studenti, poiché nel libro viene analizzato in questo modo) e non ho per niente affrontato/scritto la teoria del valore percepito (pensavo che quella sull' elasticità potesse essere una teoria più che valida e comunque sufficiente a far capire che io avessi studiato). Ora, anche se la teoria dell'elasticità era ben scritta, il professore mi disse che da ciò che avevo scritto nel quesito non si capiva che avevo studiato marketing, poiché sembrava più una risposta a un compito di economia (allucinante, lo so, ma vero!). Ripeto, il professore non è un tipo che si accontenta all' esame scritto. Dà criteri ad muzzum per valutare, non aiuta lo studente in sede di esame e dà più importanza a certi argomenti (penso a quelli espressi nelle slide) che non a quelli espressi nel libro.
4) Un altro mio consiglio è: "Completa tutte le domande". Se le domande sono 3, scrivi tutte e tre le risposte. Non sperare di passare con due risposte, anche se a te sembrano soddisfacenti, perché, come ho scritto prima, per lui devono essere "complete" (non si capisce, però, che cosa intenda per "complete"). È un concetto di completezza presente solo nella sua mente, oscura agli studenti. Quindi, meglio rispondere poco ma a tutte e tre le domande, che tanto ma solo a due.
5) Il tempo che avrai a disposizione è di un'ora. Un tempo naturalmente a dir poco irrisorio per scrivere risposte "complete". Quando avrai il compito a disposizione, l'unica cosa che dovresti fare è non fermarti mai. Dovresti scrivere come una macchinetta, altrimenti è naturale non arrivare a completare tutte e tre le domande.
6) Non ci sono argomenti che preferisce e altri che preferisce meno. Possono uscire domande sul terzo modulo, come possono non uscire (negli ultimi due non sono usciti).
7) È certamente una materia interessante e molto attinente agli studi aziendali, ma certi professori riescono a fartela odiare, o meglio, a farti sudare dodicimila camicie per farti passare un banale esame che non spiega un bel niente sul fatto che tu abbia appreso veramente quella disciplina. Secondo me, c'è un'evidente disparità di trattamento tra chi frequenta e chi no. Per non parlare del fatto che siano due esami completamente diversi. Al di là del fatto che sia più difficile o meno (all' università in fondo si "gioca" rispetto alle responsabilità, difficoltà, scelte del lavoro di tutti i giorni), voglio soltanto specificare che si tratta di un esame completamente diverso nella sostanza. A me pare che abbia egli stesso un approccio diverso tra chi frequenta e chi no. È giusto, è sbagliato? Non lo so, non mi interessa, dico soltanto che c'è un approccio diverso e che nel secondo gli studenti sono più svantaggiati.
8 ) Evita come la peste i riassunti presenti in giro. Sono incompleti e a certi quesiti (tipo quello sui bisogni) non danno risposte giuste o soddisfacenti, secondo sempre quei famosi criteri di "completezza" voluti dal professore. "
Copiata da Facebook.
"Ciao. Innanzi tutto è doveroso dirti che non è un esame "normale". Tornassi indietro farei senza dubbio l'esame per frequentanti, cioè il lavoro di gruppo con tutti i vari test a sorpresa, firme ecc. Questo perché il professore è esigente allo scritto per i non frequentanti. Non è un caso se ad ogni esame ci sia generalmente un buon cinquanta percento di persone che non passino (mi è capitato per ben due volte). Comunque il trucco è non scoraggiarsi né prendersela col professore, sono le tappe della vita ed è un bene commettere errori, perché da quelli si impara veramente.
Torniamo al quesito. Su cosa concentrarsi?
1) Beh, penso che devi studiare avendo da un lato il libro e dall' altro le slide. Per ogni capitolo guarda entrambi e focalizzati soprattutto su quello che dicono le slide. Tuttavia, all' ultimo esame sono usciti argomenti che lui non ha approfondito durante le lezioni (questo perché nelle slide c'è scritto poco e niente). Quindi, ahimè, il mio consiglio è studiare (purtroppo) tutto dal libro (per esempio, in questo compito si doveva parlare di bisogni e motivazione (cap 5 del libro "market-driven management", sesta edizione, Lambin), e tuttavia questi mi sembrano più argomenti di psicologia che di marketing). Riassumendo, sfrutta le slide come se fossero un "segnalibro".
2) Concentrati in particolar modo sugli esempi. Gli esempi sono essenziali perché danno l'impressione (a detta del professore) che hai afferrato molto bene l'argomento. Quindi, quando puoi (e se è presente nel libro e/o nelle slide) impara quell' esempio. Non basta solo un cenno ma lo vuole articolato. Se non è presente nel libro né nelle slide, non sforzarti di cercarne o crearne uno. In quest'ultimo caso vuol dire che non è necessario.
3) E' inoltre preferibile che di un intero capitolo non tratti tutto d'un fiato. Es. nello scorso compito è uscito il quesito che chiedeva di esporre tutti i vari tipi di microsegmentazione (cap. 8 del libro "market-driven management", sesta edizione, Lambin). Io mi sono dilungato spiegandogli sinteticamente (e senza esempi) tutti i vari tipi di microsegmentazione (tribale, per stili di vita o psicografica, comportamentale, tramite analisi congiunta ecc.) però, appunto, non avevo fornito esempi di ogni segmentazione e per il professore questo non va bene. Mi disse che sarebbe stato meglio esporre in sintesi tutti i tipi di microsegmentazione e, in seguito, analizzare soltanto una o due di queste, proprio per il poco tempo a disposizione (soltanto sessanta minuti). In un'altra domanda si doveva esporre la teoria del prezzo basato sulla domanda (capitolo 17). In quel caso mi sono dilungato troppo sulla teoria dell'elasticità (come tanti altri studenti, poiché nel libro viene analizzato in questo modo) e non ho per niente affrontato/scritto la teoria del valore percepito (pensavo che quella sull' elasticità potesse essere una teoria più che valida e comunque sufficiente a far capire che io avessi studiato). Ora, anche se la teoria dell'elasticità era ben scritta, il professore mi disse che da ciò che avevo scritto nel quesito non si capiva che avevo studiato marketing, poiché sembrava più una risposta a un compito di economia (allucinante, lo so, ma vero!). Ripeto, il professore non è un tipo che si accontenta all' esame scritto. Dà criteri ad muzzum per valutare, non aiuta lo studente in sede di esame e dà più importanza a certi argomenti (penso a quelli espressi nelle slide) che non a quelli espressi nel libro.
4) Un altro mio consiglio è: "Completa tutte le domande". Se le domande sono 3, scrivi tutte e tre le risposte. Non sperare di passare con due risposte, anche se a te sembrano soddisfacenti, perché, come ho scritto prima, per lui devono essere "complete" (non si capisce, però, che cosa intenda per "complete"). È un concetto di completezza presente solo nella sua mente, oscura agli studenti. Quindi, meglio rispondere poco ma a tutte e tre le domande, che tanto ma solo a due.
5) Il tempo che avrai a disposizione è di un'ora. Un tempo naturalmente a dir poco irrisorio per scrivere risposte "complete". Quando avrai il compito a disposizione, l'unica cosa che dovresti fare è non fermarti mai. Dovresti scrivere come una macchinetta, altrimenti è naturale non arrivare a completare tutte e tre le domande.
6) Non ci sono argomenti che preferisce e altri che preferisce meno. Possono uscire domande sul terzo modulo, come possono non uscire (negli ultimi due non sono usciti).
7) È certamente una materia interessante e molto attinente agli studi aziendali, ma certi professori riescono a fartela odiare, o meglio, a farti sudare dodicimila camicie per farti passare un banale esame che non spiega un bel niente sul fatto che tu abbia appreso veramente quella disciplina. Secondo me, c'è un'evidente disparità di trattamento tra chi frequenta e chi no. Per non parlare del fatto che siano due esami completamente diversi. Al di là del fatto che sia più difficile o meno (all' università in fondo si "gioca" rispetto alle responsabilità, difficoltà, scelte del lavoro di tutti i giorni), voglio soltanto specificare che si tratta di un esame completamente diverso nella sostanza. A me pare che abbia egli stesso un approccio diverso tra chi frequenta e chi no. È giusto, è sbagliato? Non lo so, non mi interessa, dico soltanto che c'è un approccio diverso e che nel secondo gli studenti sono più svantaggiati.
8 ) Evita come la peste i riassunti presenti in giro. Sono incompleti e a certi quesiti (tipo quello sui bisogni) non danno risposte giuste o soddisfacenti, secondo sempre quei famosi criteri di "completezza" voluti dal professore. "
Copiata da Facebook.
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